La Scuola, riconosciuta come una delle migliori del nostro Paese, è stata fondata nel 2006 dall'Università Statale di Milano e dal 2009 ha anche il marchio storico e prestigioso dell'Ifg, grazie alla collaborazione con l'Ordine dei giornalisti della Lombardia e con l'Associazione Walter Tobagi per la formazione al giornalismo. Sono oltre duecento gli ex studenti che in questi anni hanno attraversato i corridoi di Sesto, imparando a lavorare per la carta stampata, per l'online, per le agenzie, per la radio e per la televisione. Molti di loro ora fanno parte delle più importanti redazioni italiane.
Il Biennio di formazione teorica e pratica per coloro che desiderano diventare giornalisti grazie al Master della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi, si rinnova per la decima edizione. La selezione per l'ammissione alla Scuola è per titoli ed esami. Per partecipare è necessario avere una laurea, almeno triennale, conseguita con il voto minimo di 90 su 110. Oltre al voto di laurea, danno punteggio la conoscenza certificata della lingua inglese, l'eventuale iscrizione all'albo dei pubblicisti e l'aver frequentato corsi utili all'esercizio del giornalismo.
Dopo i due anni di Master, che valgono come praticantato e prevedono anche stage nelle principali testate, si può sostenere l'esame di Stato per diventare giornalista professionista. La Scuola reagisce alla crisi legata al Covid mettendo a disposizione degli studenti 13 borse di studio, una delle quali è finanziata dalla Fondazione Vincenzo Casillo, che rinnova il suo impegno a favore dell'istruzione e della diffusione della cultura. Le domande per il Master in giornalismo dell'Università Statale di Milano si possono presentare entro il 5 agosto.
Le borse saranno attribuite per merito ai primi 13 studenti della graduatoria finale. L'intento è quello di formare giornalisti del digitale e delle carta, della radio e della televisione, capaci di realizzare podcast, scrivere sui social, webdoc e articoli in inglese. La Scuola si propone di preparare figure professionali versatili e capaci di passare dall'uno all'altro settore dei media, con una forte sensibilità per le situazioni di contesto (politico, sociale, culturale, economico, scientifico e tecnologico) in cui operano, con un profilo internazionale e aperto all'innovazione tecnico-scientifica, con una forte sensibilità valoriale e una responsabilità per i risvolti deontologici e di tutela dei diritti individuali.
Il percorso formativo, nell'arco dei due anni, prevede 611 ore di didattica frontale, 30 ore di laboratori (altre forme di addestramento), 1.400 ore di attività di praticantato e 800 ore di stage presso redazioni giornalistiche per complessivi 5 mesi nell'arco del biennio. Gli studenti curano anche il periodico MM, ampiamente diffuso anche all’esterno della Scuola e dell’Università, con articoli su Milano e Sesto San Giovanni dove la Scuola ha sede: una parte è dedicata alle notizie, l’altra parte è di servizio, con attenzione anche agli avvenimenti politici, culturali e sportivi. Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Qui trovate la pagina dedicata al bando.